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Il primo premio letterario
che riconosce, ogni anno, una grande narrazione europea.

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Seconda EDIZIONE

Vincitore 2023

La giuria del Premio Grand Continent 2023 ha deciso di premiare Złodzieje żarówek (Les Voleurs d’ampoules / i ladri di lampadine) di Tomasz Różycki (edito da Czarne, 2023).
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Giuria

Patrick Boucheron

Nato nel 1965 a Parigi (Francia)
Storico specialista del Medioevo e del Rinascimento in Italia, titolare della cattedra «Histoire des pouvoirs en Europe occidentale, XIIIe-XVIe siècles» al Collège de France. È autore di Histoire mondiale de la France (Seuil, 2017), tradotto in più di dieci lingue.

Milena Busquets

Nata nel 1972 a Barcellona (Spagna)
Milena Busquets è autrice di cinque romanzi, tradotti in numerose lingue. È anche stata editrice presso Tusquets fino al 1996 e contribuisce regolarmente con delle rubriche sulle pagine de El Periódico de Catalunya.

Barbara Cassin

Nata nel 1947 a Boulogne-Billancourt (France)
Barbara Cassin è una filosofa ed ellenista francese, membro dell'Académie française. Ha curato un Dictionnaire des intraduisibles (Seuil/Le Robert, 2004) e ha pubblicato Éloge de la traduction. Compliquer l'universel (Fayard, 2016).

Nada Chedid

Nata nel 1966 a Tripoli (Libano)
Laureata alla American University e all’Università Saint-Joseph di Beirut, Nada Chedid è la rappresentante della Feria Internacional del Libro de Guadalajara per l’Europa e il Medio oriente.

Galyna Dranenko

Nata nel 1972 a Černivci (Ucraina)
Direttrice del Dipartimento di Studi Romanzi e Traduzione dell'Università Nazionale di Černivci (Ucraina), il suo lavoro si concentra sulla presenza dei miti nei testi letterari contemporanei, sulla dimensione etica della traduzione e sul significato memoriale e testimoniale della letteratura in Europa.

Giuliano da Empoli

Nato nel 1973 a Neuilly-sur-Seine (Francia)
Giuliano da Empoli dirige il think tank Volta a Milano e insegna a Sciences Po Paris. Il suo primo romanzo, Il mago del Cremlino (Mondadori, 2022), è stato premiato con il Grand Prix du roman de l'Académie française ed è stato tradotto in più di venti lingue.

Jarosław Kuisz

Nato nel 1976 a Varsavia (Polonia)
Redattore in capo di Kultura Liberalna, Senior Fellow al Zentrum Liberale Moderne, ricercatore associato allo Institut d’histoire du temps présent (CNRS), Jarosław Kuisz è autore di due libri nel 2023 : The New Politics of Poland. A case of post-traumatic sovereignty (Manchester University Press) e Post-traumatische Souveränität. Essays über osteuropäische Staaten (Suhrkamp Verlag).

Alberto Manguel

Nato nel 1948 a Buenos Aires (Argentina)
Scrittore, traduttore e critico letterario argentino-canadese, autore di oltre trenta libri e antologie. È stato direttore della Biblioteca Nazionale della Repubblica Argentina e ha lasciato in eredità alla città di Lisbona i 40.000 volumi della sua biblioteca personale.

Agata Tuszyńska

Nata nel 1957 a Varsavia (Polonia).
Scrittrice e poetessa polacca, vincitrice del premio Ksawery Pruszyński del PEN-Club. Ha pubblicato una ventina di libri, tra cui 'Wiera Gran. L’accusata' o A Family History of Fear, tradotto in più di dodici lingue.

Lea Ypi

Nata nel 1979 a Tirana (Albania)
Lea Ypi è una filosofa e professoressa di teoria politica alla London School of Economics. Nel 2021 ha pubblicato Free: Coming of Age at the End of History, una riflessione sulla caduta del blocco comunista dalla prospettiva della sua vita in Albania tra anni Ottanta e Novanta. Il libro è stato tradotto in numerose lingue e ha visto un successo internazionale.
Perché questo Premio?

La traduzione è la lingua
dell’Europa

Il Premio Grand Continent è il primo premio letterario europeo di sostegno alla traduzione e alla distribuzione. Ogni anno, grazie alla sua dotazione valorizzata a 100.000 euro, sostiene un grande romanzo europeo.

Trovare
il nuovo

Ogni anno, dal 1° ottobre al 30 settembre, i corrispondenti del Grand Continent leggono e recensiscono le novità letterarie in cinque aree spazi linguistici: tedesco, spagnolo, francese, italiano e polacco.

Sul cuore
del Monte Bianco

Da questa selezione, emerge almeno un candidato per lingua. Per ogni opera di narrativa, un’ampia traduzione di estratti e un'argomentazione critica sono presentati alla giuria che si riunisce a 3466 metri per decidere il libro vincitore.

Su scala continentale

Da Palermo a Berlino, da Cracovia a Siviglia, passando per Bruxelles, Vienna e Parigi. Il Premio del Grand Continent finanzia le traduzioni e promuove il libro nelle cinque aree linguistiche.
PERCHE’ IL MONTE BIANCO?
« È sul fronte del Monte Bianco, più o meno carico di ghiaccio, che si legge il destino futuro, la fortuna dell'Europa » (Michelet, La Montagne)
Vista panoramica dalla terrazza Punta Helbronner
Stazione d'arrivo della funivia Skyway a 3466 metri
Crinale del Monte Bianco, vista della sala di deliberazione della giuria
Vista della stazione della funivia Skyway
che permette la salita della giuria
Montagna
magica
All’estremità
dell’Europa
Nel cuore del cambiamento climatico

Il Premio Grand Continent si trova in una posizione eccezionale: tra il Padiglione Mont Fréty a 2.200 metri di altitudine e la Punta Helbronner a 3.466 metri. Abbiamo concepito questo progetto in modo che si svolga in una scenografia spettacolare.

Abbiamo deciso di ancorare il Premio Grand Continent sul cuore del massiccio del Monte Bianco essenzialmente per tre ragioni.

Da Chateaubriand, Hegel, Goethe e Michelet, il Monte Bianco è stato un elemento centrale dell'immaginario europeo, un punto cardine per le culture che lo hanno plasmato, un luogo di visibilità delle rotture e delle trasformazioni passate. Invertendo le abitudini dei premi letterari organizzati nei salotti o nei caffè delle grandi città, crediamo che la creazione di un premio letterario sulla cima del Monte Bianco possa fornire le condizioni per un rinnovamento.

Il tetto dell'Europa è anche un crocevia geografico e linguistico. Il Monte Bianco, con il suo confine complesso e storicamente conteso, incarna la necessità del dialogo e della traduzione tra le lingue e le culture europee.

Infine, il Monte Bianco è un luogo privilegiato per osservare i cambiamenti climatici. Abbiamo voluto iscrivere la dinamica di un premio letterario nella regione alpina, teatro flagrante dell'urgenza ecologica, per simboleggiare il modo in cui la letteratura deve entrare in risonanza con le grandi trasformazioni del tempo.

Partner 2023

Sostegno strategico

I nostri partner sono delle istituzioni locali e delle fondazioni di alto livello presenti nelle cinque aree linguistiche del premio.
Con il sostegno di:
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Il Premio Grand Continent riconosce ogni anno una grande narrazione europea.